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In "Riti di morte" il lettore conosce l'ispettrice, quarant'anni, bella anticonformista, due matrimoni falliti alle spalle. È stata confinata al servizio documentazione di un commissariato di Barcellona. Poi una inaspettata indagine e l'incontro con il viceispettore Fermin Garzón, vedovo cinquantenne, uomo d'altri tempi, ma autentico poliziotto di strada. Da questo momento Petra abbandona la scrivania e inizia il sodalizio tra i due. La vicenda del libri ruota attorno a degli stupri che si consumano a tarda sera contro giovani donne. Caratteristica comune: le vittime vengono "marchiate" con una sorta di tatuaggio a forma di fiore. In "Giorno da cani", un poveraccio viene trovato morto; accanto a lui il suo cane che non lo abbandona. Si tratta di un barbone e nessuno si appassiona al caso. Ma dietro l'apparenza di una morte naturale si nasconde un delitto. Sembra impossibile approdare a qualche risultato con il cane unico testimone, ma non per Petra Delicado e per Fermin Garzón. In "Messaggeri dell'oscurità" Petra riceve dei pacchi che contengono peni amputati. Le sue indagini la condurranno sulle tracce di una setta, fondata in Russia nel XVIII secolo, e a un torrido incontro con il poliziotto russo.